OGGI: Giovanna D’Arco (30 maggio 1431)
- Margherita Ferrari
- 29 mag 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Giovanna d’Arco, ragazza che riuscí ad alzare la morale dei soldati francesi guidandoli nella Guerra dei Cent’anni contro gli inglesi, trovó la sua triste fine il 30 maggio 1431 sul rogo, dopo essere catturata e giudicata come eretica.
Ancora oggi è rappresentata come una eroina nazionale, è infatti la seconda patrona della Francia, ma quanto conosciamo della sua storia?

Nasce nel paesino francese di Domrémy circa nel 1412 da una famiglia benestante, non poveri come alcuni resoconti dell’epoca raccontano, il padre infatti possedeva 20 ettari di terreni e lavorava come funzionario del villaggio che posteriormente fu chiamato in suo onore Domrémy-la-Pucelle.
IL NOME DI GIOVANNA D'ARCO
Giovanna d'Arco si autonominava come la Pucelle che diventó la Pucelle d’Orleans dopo la sua morte, per pucelle al suo tempo si intendevano le giovani ragazze vergini non ancora sposate. Fu aggiunto anche d'Orleans dato che fu ad Orleans dove condusse l’esercito francese a una delle vittorie pìú famose.
Il nome Giovanna d’Arco, proviene dalla traduzione inglese Joan of Arc a sua volta traduzione dal francese Jeanne d’Arc anche se quello non era veramente il suo nome. “Arc” non é il suo villaggio di provenienza. Gli storici non sono certi quale fosse il suo vero nome, da dichiarazioni del suo giudizio possiamo sapere che nella zona in cui era nata era tradizione dare il cognome delle madri alle figlie quindi c’é una possibilitá che lei si chiamasse in realtà Jehanne Romée.
L'INIZIO DELLA FINE
Giovanna fu catturata il 23 maggio 1430 in Compiègne, nord della Francia da un gruppo di nobili francesi alleati con gli inglesi. Fu tenuta prigioniera nel castello di Rouen che comprende quasi solamente una torre conosciuta oggi come la Tour Jeanne d’Arc.

Il re francese Carlo VII non rimase troppo convinto dalle sue dichiarazioni di aver avuto visioni, non negozió quindi per la sua libertà, abbandonandola al suo destino.
Il suo giudizio iniziò con 70 capi di accuse, includendo stregoneria e eresia, l’eresia era un crimine punito con la pena capitale solo per la ripetitivitá del delitto quindi fu processata per vestirsi con indumenti maschili, cosa che era molto piú facile da provare. A soli 19 anni Giovanna fu capace di rispondere eloquentemente alle domande fatte dai giudici evitando di cadere nelle trappole verbali. Ciò conosciuto grazie alle trascrizioni del suo giudizio che sono tutt’ora conservate nella libreria della Assemblée Nationale a Parigi.
A Rouen, cittadina in cui le venne afflitta la sua sentenza, c'è una statua discreta posta vicino alla chiesa Sainte-Jeanne-d’Arc nel punto dove ella fu bruciata in suo ricordo.
Comments