top of page
  • Benedetta Bassotti

Anniversario della nascita di Stephen Hawking, lo scienziato della “Teoria del Tutto”

“ L'8 gennaio 1942, in piena Seconda Guerra Mondiale, nasce Stephen Hawking, uno degli scienziati più influenti del XX secolo. “

Il destino ha voluto che Stephen Hawking nascesse l'8 gennaio, lo stesso giorno in cui morì Galileo, e morisse il 14 marzo, lo stesso giorno di Albert Einstein, due dei più grandi geni scientifici di tutti i tempi, i cui nomi sono ora per sempre legati al suo. Se Galileo fu tra i primi a capire che la Terra non era il centro dell'universo e Einstein cambiò il mondo con la sua Teoria della Relatività Generale, anche Hawking ha fatto lo stesso dimostrando che l'origine dell'universo è stata segnata dal Big Bang. "Il mio obiettivo è semplice. Una comprensione completa dell'universo, del perché è così com'è e del perché esiste", ha detto una volta.


Ma la vita (Film consigliato : The Theory of Everything - La Teoria del Tutto , 2014 ) di Stephen Hawking è stata segnata da una terribile malattia. A soli 21 anni gli è stata diagnosticata la sclerosi laterale amiotrofica (SLA), proprio quando stava per sposarsi. I medici gli avevano dato non più di due anni di vita, ma Hawking non solo ha superato le aspettative mediche, ma ha vissuto per altri 55 anni, durante i quali ha assistito impotente al lento ma inesorabile esaurimento delle forze da ogni muscolo del suo corpo. Per i primi mesi si chiuse nella sua stanza senza fare altro che bere e ascoltare Wagner in modo compulsivo. Hawking cadde in una spirale di disperazione da cui Jane Wilde, allora sua fidanzata e futura madre dei suoi tre figli, riuscì a tirarlo fuori con grande fatica.


Hawking si laurea brillantemente (e a tempo da record) all'University College di Oxford, ma in seguito, dal 1978 al 2009, occupa la prestigiosa cattedra di matematica presso la rivale università di Cambridge: tra gli illustri predecessori di quel posto si annovera Isaac Newton.


Già nel 1985 Hawking ha contratto una polmonite che si è complicata fino a lasciarlo in coma. I medici suggerirono di staccargli il supporto vitale, ma la moglie si rifiutò categoricamente. In quella situazione, si decise di eseguire una tracheotomia, che lo lasciò senza parole. Per comunicare, lo scienziato ha incorporato un sintetizzatore nella sua sedia a rotelle appositamente progettata, che poteva azionare con la pressione di un dito.



Con il tempo, la sua voce robotica è diventata parte integrante del personaggio e la sua ricerca sull'universo è progredita rapidamente nonostante i suoi evidenti problemi fisici. Lo scienziato si chiedeva persino se il mondo fosse come lo percepiamo con i nostri sensi.


In un'occasione, per chiarire la sua posizione su una questione così controversa come l'esistenza di un dio creatore, Hawking disse: "La razza umana ha bisogno di una sfida intellettuale. Deve essere noioso essere Dio e non avere nulla da scoprire". Nel suo libro “The Grand Design”, Hawking ha dichiarato senza mezzi termini: "Dio semplicemente non ha posto nelle attuali teorie scientifiche sulla creazione dell'universo. I progressi della fisica sono sufficienti a spiegare l'origine e la natura del nostro universo senza bisogno di alcun tipo di intervento divino”.


Nel 1970 Hawking pubblicò, insieme al collega Roger Penrose, la teoria secondo cui se l'universo obbedisce alla Teoria della Relatività Generale pubblicata da Albert Einstein e l'universo è conforme ai modelli cosmologici sviluppati dal matematico e fisico russo Alexander Friedmann, allora l'inizio del nostro universo ha avuto origine in una singolarità, cioè in un unico punto di massa e temperatura infinita che conteneva già tutto ciò che esiste e la cui espansione ha permesso all'universo di diventare ciò che è oggi.


Un altro dei grandi contributi del fisico britannico alla scienza è stata la sua intuizione della fisica dei buchi neri, un argomento che lo ha impegnato per tutta la vita. Hawking era convinto che una conseguenza dell'universo emerso dal Big Bang fosse la creazione di buchi neri, regioni dello spazio in cui, come la scienza tradizionalmente crede, la gravità è così forte che nemmeno la luce può sfuggire una volta intrappolata.


Il modello di Hawking, formulato nel 1975, implicava l'esistenza di un gran numero di buchi neri primordiali nell'universo primordiale, dai quali, secondo la sua teoria, si poteva sfuggire con un tipo di radiazione molto specifico (noto come "radiazione di Hawking") e che si origina proprio al "limite di non ritorno" di un buco nero, una linea immaginaria che la scienza chiama "orizzonte degli eventi", che, una volta attraversata, non ha ritorno. Hawking postula che, invece di un "orizzonte degli eventi", i buchi neri abbiano un "orizzonte apparente", dietro il quale la materia e l'energia sono intrappolate solo temporaneamente, potendo "fuggire". "L'assenza di un orizzonte degli eventi significa che non esistono buchi neri, nel senso di sistemi da cui la luce non può uscire", ha scritto Hawking poco prima della sua morte.


Nel 1988 pubblica Dal Big Bang ai buchi neri, breve storia del tempo, in cui espone, in maniera chiara e comprensibile, le teorie da lui elaborate nel corso degli anni '60 e '70 proprio in questo ambito.

Il libro diventa in breve tempo un best seller ed è ad oggi considerato uno, se non il principale, pilastro della divulgazione sulla cosmologia.


Stephen Hawking è morto nella sua casa

di Cambridge, nel Regno Unito, il 14 marzo 2018, accompagnato dalla sua famiglia. La causa della sua morte non è stata resa nota. La sua famiglia, in un comunicato, ha detto solo che il brillante scienziato "è morto serenamente".

“However difficult life may seem, there is always something you can do, and succeed at. It matters that you don't just give up.”

-Stephen Hawking




2 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

OROSCOPO

Publicar: Blog2_Post
bottom of page