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  • Immagine del redattoreSara Altafaj Cotrufo

CANTAVI PIANO - cap.11

Cantavi piano

la notte buia.

Avevi la chitarra,

la testa china a guardarla.

Poi un suono,

un battito.

Due respiri affannosi, due occhi

che si cercavano

dentro una stanza

senza luce.

Suonavi lentamente,

quasi avessi paura di

come potessi reagire.

Mi sentivi vicino;

io fin troppo lontano.

Cercavamo melodie che

non sapevamo

essere dentro di noi.

Il chiasso dei nostri respiri.

L'urlare dei nostri silenzi.

Un battito.

Due.

Tre e quattro e cinque.

Correvano veloci come il tempo.

Mi hai guardata per pochi istanti.

Scorgevi qualcosa, ma credo che ti sia solo

smarrito.

In fondo, smarrirsi non serve solo per

trovarsi

ancora?

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