Hominem pagina nostra sapit
- Emanuele Leonardo 4A
- 11 apr 2021
- Tempo di lettura: 2 min
La scuola è uno dei tanti luoghi che accoglie oggigiorno un numero elevato di persone, quindi intrinsecamente, è pregna di processi emotivi, cognitivi, sociali e comportamentali. È terreno fertile per la psicologia. Oggi tratterò il tema del’effetto Bystander o come direi io piu banalmente: Che cosa ci succede quando i prof ci fanno delle domande, anche dalla risposta scontata, ma nessuno dice niente!

Questo effetto viene portato alla luce nel Queens di New York del 1964 quando la ventinovenne Catherine Susan Genovese fu uccisa mentre tornava a casa. L’assassino l’accoltello più volte nella schiena e successivamente la violentò. Il tempo dell’aggressione fu di circa 30 min ma solo alla fine un testimone chiamò la polizia.
Due settimane dopo l’omicidio il New York Times dedicò uno scandalizzato articolo ai fatti intitolandolo “37 testimoni dell’omicidio non hanno chiamato la polizia”, solo uno cercò di dare soccorso.
Si dice che uno dei testimoni aveva alzato il volume della radio per non sentire le grida.
Le notizie del TIME provocarono l'indagine psicologica sul fenomeno che sarebbe noto come effetto spettatore o «sindrome genovese».

I principali studi sul fenomeno furono portati avanti da Bibb Latané e da John Darley.
I risultati dei loro studi pubblicati in “The Unresponsive Bystander: Why Doesn't He Help?” Portarono che la causa di quest’effetto era dovuta a l’ignoranza pluralistica e la diffusine di responsabilità.
L’ingnoranza pluralistica: gli spettatori pensano di non avere abbastanza informazioni per agire e osservano il comportamento degli altri cercandolo di interpretare. Per l’effetto dell’ignoranza pluralista condivisa le persone tendono a conformarsi con l’opinione pubblica invece di agire in base al proprio modo di pensare.
Diffusione di responsabilità: i singoli spettatori non intervengono perchè pensano che qualcun’altro agirà.
L’esperimento di Darley e Latané: dimostrano che le informazioni utilizzate da un soggetto per definire uno strano evento non si basano solo sull’osservazione dell’evento in sè ma anche dal comportamentro degli altri.
L’esperimento:
In brevis dei soggetti, più dei complici dello sperimentatore, veniano fatti sedere in una sala per fargli compilare dei moduli, successivamente veniva fatto uscire del fumo da sotto la porta.
Quando i soggetti erono soli uscivano subito ad avvertire qualcuno ma quando erano in gruppo solo il 38% usciva nei primi minuti.
Quindi come conclusione siamo più attivi e più propensi ad intervenire quando siamo soli.
Adesso ritornando all’ambito scolastico noi dobbiamo elevarci, capire il meccanismo e cercare di superarlo, dobbiamo puntare tutti ad essere quel 38%, quel 1/38 che agisce.
“Il mondo deve essere il teatro dell’uomo.”- Fichte
Se questo non dovesse accadere, sara allora compito del docente addentrarsi nella ricerca del singolo alunno, formulando domande non alla classe in generale ma ai singoli che la costituiscono.
“l’uomo è ragionevole ma la gente è una bestia bruta” -K “Man in black”
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