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L’Impotenza appresa

  • Emanuele Leonardo
  • 24 apr 2021
  • Tempo di lettura: 3 min

Davanti a una brutta interrogazione/verifica o in generale davanti a qualunque situazione spiacevoli possiamo comportarci in 2 modi: nel primo vediamo il problema dialetticamente trasformiamo il negativo in positivo; nel secondo possiamo coltivare un atteggiamento di rinuncia, di sopraffazione, ci convinciamo di non poter cambiare la realtà quindi prima lo capiamo meno forze sperperiamo. Questa seconda visione del mondo prende il nome di Impotenza appresa.

L’esperimento di Martin Seligman

Il termine impotenza appresa è stato coniato nel 1967 dallo psicologo Martin Seligman.

I suoi studi sono iniziati trattando la depressione, dove l’impotenza appresa è assai ben radicata (la depressione è una grave malattia ne soffrono 300 milioni di persone al mondo, 40 milioni in Europa, oltre 3 milioni in Italia. 3 persone su 4 affette da depressione non ricevono cure appropriate).

Quest’argomento è stato scoperto e studiato attraverso alcuni esperimenti sugli animali(ora questo genere di test sarebbero illegali). Venivano sottoposti all’esperimento tre cani: il primo riceveva una serie di scosse evitabili, il secondo ad una serie di scosse identiche ma inevitabili, mentre il terzo era solo per controllo, non lo si sottoponeva ad alcuna scossa.

I cani venivano inseriti in una gabbia generatrice di scosse elettriche. Il primo cane, quello sottoposto a scosse evitabili, reagiva saltando la barriera. Il terzo, quello di controllo, idem. Il secondo cane, quello sottoposto a scosse inevitabili, dopo qualche tentativo smise di mostrare qualche tipo di reazione, rimaneva impassibile nel subire le scosse della gabbia. L’animale aveva semplicemente appreso che la situazione negativa era inevitabile e che non poteva fare nulla per modificare ciò, convincendosi che non dipendeva dal suo comportamento.

A questo punto Seligman volle ampliare i suoi esperimenti anche all’essere umano. Prese un gruppo di studenti e li mise in una stanza in cui era presente un rumore assordante, che non s’interrompeva, nonostante i ragazzi provassero a pigiare i pulsanti presenti nella stanza. Questi successivamente furono poi spostati in un’altra stanza in cui era presente il medesimo rumore assordante. Questa volta, però, gli studenti non provarono a reagire cercando di spegnere il rumore, poiché avevano appreso che si trattava di una situazione fuori dal loro controllo. Tutto è inutile, non vale la pena provarci!

Chi ha delle tendenze depressive, o chi soffre di depressione, conosce molto bene questo tipo di stato d’animo. E’ una convinzione quotidiana, la mancanza di reazione è parte del proprio vissuto. Perché non riusciamo a reagire in determinate situazioni? Nel suo libro Martin Seligman spiega che l’impotenza nel reagire è il risultato di un accumulo di cambiamenti non portati a termine; dopo aver cercato, invano, di cambiare il corso delle situazioni senza ottenere i risultati sperati, la persona si abbatte e rinuncia. Gettiamo la spugna poiché tutto il possibile è stato fatto in precedenza senza ottenere ciò che si era prestabilito. In un certo senso, si parla di adattamento: il soggetto si adatta ai fallimenti e rinuncia a cambiarli, decide di conservare le poche forze rimanendo passivi.

Sintomatologia dell’impotenza appresa

Nell’impotenza appresa è il sistema limbico (la parte emozionale) ad essere più affettato questo ci svilupperà pensieri negativi del tipo, il senso di sopraffazione, l’apatia...

Comincieremo a non provare neanche a migliorare dagli errori per non rischiare di peggiorare la nostra situazione. In pratica ci chiudiamo in noi stessi.

Il mondo è ingiusto e irrazionale ma non dobbiamo scoraggiarsi e cedere così all’impotenza per dei singoli casi. “Il sole è nuovo ogni giorno”- Eraclito

La base della felicità sta nel seguire i nostri obbiettivi puri, cioè non mossi dal timore di qualcosa che potrebbe accadere, con la consapevolezza di poterli raggingere.

La cosa peggiore che potremmo farci è il non credere in noi stessi.

Que nada nos defina. Que nada nos sujete que la libertad sea nuestra única sustancia.” - De Beauvoir

Per concludere ascolta “Agárrate a la Vida” di Atacados


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