Oggi? Chernobyl 26 aprile 1986
- Margherita Ferrari 2B
- 25 apr 2021
- Tempo di lettura: 2 min

Accadeva la notte del 26 aprile la tragedia che bloccò l’Europa del 1986, una serie di esplosioni distrusse il reattore nel Blocco 4 della centrale nucleare di Chernobyl.
Proprio quel giorno si erano effettuati dei controlli, i test sarebbero dovuti essere fatti il giorno prima ma vennero rinviati alla notte con un personale impreparato. Alcuni sistemi automatici di sicurezza furono disattivati per fare collaudi e perfino il raffreddamento di emergenza. Purtroppo il controllo del reattore sfuggì di mano ai tecnici, che sollevarono la maggior parte delle barre di grafite, responsabili di frenare la reazione. Senza queste il surriscaldamento andò fuori controllo, si arrivò 120 volte alla potenza massima che portarono il tetto del reattore a fuoriuscire insieme a materiale radioattivo, cesio e iodio soprattutto, le tragiche conseguenze sono ormai note a tutti.
Ma oggi dopo trent’anni cosa resta di questo fatto catastrofico?

Ai giorni nostri una porzione importante di Bielorussia, Ucraina e Russia sono ancora contaminate di radiazioni. Per gli scienziati è ancora difficile calcolare quanti danni abbia fatto questo disastro radioattivo. Ci sono diverse versioni anche di dati, il bilancio ufficiale parla di 56 morti accertate e 4.000 presunte, quando altri rapporti ne attribuiscono centinaia di migliaia di morti.
Prypjat, il paese vicino alla centrale, e l’area circostante quasi totalmente abbandonata è la cosiddetta zona di alienazione, i trenta km attorno la centrale, sorvegliata lungo tutto il perimetro.
La centrale di Chernobyl invece non fu abbandonata dopo la esplosione, continuò a

a funzionare fino ai primi anni 2000 e fu
soggetta a continue manutenzioni, l’ultima nel 2016 con la costruzione di un edificio di contenimento che ingloba il reattore 4 per contenere il materiale radioattivo ed evitarne la ulteriore dispersione.
Comments