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  • Margherita Ferrari

OGGI: Louise Thuliez

A volte ci immaginiamo i nomi delle persone che troviamo nei libri di storia come persone straordinarie quasi personaggi da libri, oltre i nomi dei generali e personlitá politiche, ci sono persone che silenziosamente, di nascosto, hanno contribuito e messo il loro granello nella sabbia della storia.

Questo é il caso di Louise Thuliez maestra francese che fece parte della resistenza francese sia nella Prima che nella Seconda Guerra Mondiale.

Lo scoppio della Prima Guerra Mondiale la colse nelle sue vacanze in Saint-Waast de Vallée, a quel tempo lavorava come maestra nel paese di Lille, Louise era determinata nel voler aiutare, cercó di diventare volontaria per la Croce Rossa ma non le fu designato un posto. Decise allora di partecipare in una rete per aiutare i fuggitivi alleati dalle terre occupate fino all’Olanda, stato neutrale. A capo di questa rete c’era l’infermiera inglese Edith Cavell con l'aiuto anche della principessa belga Marie di Croy.

Durante il giorno Thuliez faceva da infermiera e durante la notte guidava i fuggiaschi all’ospedale di Cavell, percorso molto pericoloso dato che soldati tedeschi pattugliavano quelle zone.

Il 31 luglio 1915 un collaborazionista francese si finse rifugiato quindi scoprendo e detalatando il gruppo, 30 persone furono arrestate tra cui Thuliez, Cavill e Marie di Croy, quest’ultimi furono condannati da un tribunale militare a morte, tranne Marie di Croy che ricevette 10 anni di lavori forzati.

Il 12 ottobre 1915, Cavell e Phillippe Baucq, collaboratore della rete, furono fucilati. Anche il destino di Thuliez sembrava vicino alla fine, se non per il risvolto che ebbe l’esecuzione di Cavell che risveglió un incontento internazionale: politici e diplomatici fecero pressioni al Kaiser Guglielmo II perché non esecutasse il resto delle pene di morte, tra cui il presidente americano Wilson e Alfonso XIII di Spagna. Quest’ultimo fece una richiesta di clemenza e riuscì a tramutare la pena di Thuliez e i suoi compagni da morte a ergastolo. I prigionieri furono mandati quindi nelle prigioni tedesche note per le pessime condizioni in cui mantenevano i detenuti.

Thuliez fu liberata dalla prigione l’8 novembre, tre giorni prima dell’armistizio e quindi fine della guerra.

Nel 1933 pubblicò Condamnée À Mort, libro nel quale raccontava la sua esperienza nella guerra che ebbe grande successo.

Durante la seconda guerra mondiale continuò a collaborare con la principessa Marie aiutando a creare un percorso per i fuggitivi nella regione dell’Alvernia della Francia occupata. Marie fu catturata e torturata dai tedeschi e poi liberata, Thuliez riuscí a non essere catturata dalla Gestapo.

Dopo la guerra Louise Thuliez mantenne una vita privata. Morí a Parigi il 10 ottobre 1966.

In suo onore nel 1970 fu eretta una statua a Thuliez a Preux-au-Boi, il suo paesino natale, nel 1974 le fu dedicata una via a Parigi.

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